Dio

Cosa fa Dio quando non Lo ascolti? (2a parte)

Bloccata e in Ascolto

Il racconto di come sono rimasta senza computer e telefono è sbalorditivo, e sicuramente alcuni di voi lettori avrete dei dubbi. Vi capisco. Qualche anno fa, avrei avuto difficoltà anch’io a pensare che Dio possa bloccare una persona per farsi ascoltare.

Invece, dobbiamo solo consultare la Bibbia e leggere la storie di Giona, Gedeone e Samuele per  capire che invece è piuttosto normale che Dio mette un fermo in una situazione che non va nella direzione giusta. Mentre per Gedeone e Samuele, era una questione di orientare delle scelte, la storia di Giona ci mostra cosa fece Dio quando il profeta si rifiutò di fare andare a predicare affinché migliaia di persone potessero salvarsi.

Inghiottito per disubbidienza

In questo cortissimo libro (ci vuole circa mezz’ora per leggerlo tutto!), vediamo un profeta, Giona, che Dio chiamò e mandò a Ninive ad avvertire gli abitanti che sarebbero stati nei guai se non cambiavano il loro modo di fare (1:2). Ma il nostro profeta non ne ebbe voglia di andare a parlare con quella gente! Prese una nave e si mise in viaggio nella direzione opposta (1:3).
La reazione di Dio fu di mandare una tempesta così spaventoso che i marinai tirarono a sorte per capire chi era la causa della disgrazia. Quando Giona fu identificato come il “portatore di sventura”, gli domandarono cosa avesse fatto e cosa dovevano fare loro per non morire. Andate a leggere il resto del capitolo, e vedrete che Giona gli disse di gettarlo in mare aperto, e dopo aver resistito ancora un po’ (erano brave persone e non volevano uccidere nessuno, 1:14-15) lo fecero saltare nelle acque tempestose. Subito, il mare si calmò.
 A questo punto, però, il nostro profeta non si trovava dove Dio lo voleva, ed ecco che entrò in scena “un gran pesce” – ovvero, la famigerata balena di qui tutti hanno probabilmente sentito parlare. Dopo tre giorni e tre notti nella pancia del pesce, Giona pregò al Padre chiedendo perdono e promettendo che avrebbe fatto ciò che Dio gli avesse chiesto. Quando Giona riconobbe che la salvezza viene dal Signore, Dio fece in modo che il pesce lo vomitasse sulla terraferma.
Questa volte, quando Dio gli ordinò di andare a Ninive a predicare, Giona ci andò.

Un bel finale

Tornando alla mia esperienza del telefono guasto…
Per circa una settimana, ho pregato e ho letto mentre mi riposavo e mi disintossicavo dalla sindrome da tecnologia. Oltre alla Bibbia, avevo sotto mano solo un libro sulla lode, quindi ho cominciato da li, e piano, piano ho cominciato ad imparare di nuovo. Finalmente, ho sentito una risposta.

Consacrazione” era la prima parola che mi ha rivolto. “Fai tutte le cose nuove” era la seconda.

Può sembrare inutile mettere la consacrazione prima (se non hai dimestichezza con le modalità di Dio) ma il nostro Creatore vuole che noi manteniamo un rapporto con lui. Non gli interessa che seguiamo delle regole e basta. Se noi non cerchiamo di sentire la sua voce, lui si rattrista perché riduciamo l’interazione ad una specie di lista da spuntare.

Dopo che ho capito, e ho deciso di dedicare più tempo alla lettura, la preghiera e la scrittura, i miei oggetti tecnologici si sono ripresi, ad uno ad uno.

Ho smontato la batteria del telefono, l’ho rimontato e messo a caricare. Si è acceso, e sono entrata con il PIN originale! Vi ricordo che avevo usato il codice PUK più volte per resettare il PIN, quindi non doveva essere possibile. Ho messo a caricare il computer e non ho più avuto problemi. La connessione Internet si è aggiornata, e siamo stati attenti a non superare i limiti.

Tuttora, continuo a curare il mio rapporto con Dio. La differenza principale è che ora me ne accorgo quando vuole dirmi qualcosa, e sto attenta a non sovraccaricarmi. Di conseguenza, ho anche una qualità di vita migliore.

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