La vita va troppo veloce oggi e ci sono troppe cose da gestire. Con la crisi e tutti i cambiamenti dettati dal COVID-19, siamo tutti in difficoltà perché la struttura della giornata non è più quello di prima. Ci sono nuove domande (e vecchi problemi) a cui trovare risposte, e vanno considerate con una luce nuova.

Cosa significa stare a casa tutto il giorno? Prima del lockdown, significava una specie di vacanza dal lavoro. Magari ci si svegliava più tardi, oppure ci si dedicava alle faccende domestiche. Ora, però, non è più vero – si lavora da casa (se è possibile) e le faccende domestiche vanno programmate con maggior precisione. Chi ha bambini si trova anche a gestire i loro impegni scolastici in un modo nuovo.

Per i cristiani, si aggiunge il problema del divieto di assembramenti e quindi le nostre riunioni sono sospese fino a una data futura. I non credenti ci ricordano che si può pregare anche da casa, ma la vita comunitaria è una grossa parte della vita di fede. Quindi, ci incontriamo in video conferenza e dobbiamo ricordarci di telefonare alle persone che normalmente salutavamo una volta o due alla settimana alle nostre riunioni.

Inoltre, questo tempo a casa è anche il momento di rinnovare il nostro rapporto personale con Dio. È un tempo di imparare ad usare la tecnologia bene e di approfondire la preghiera personale. Serve solo un po’ di programmazione per accontentarci della condizione nella quale ci troviamo.

 

Dio è sovrano

Proverbi 3:5-10 offre dei semplici consigli per vivere bene, con le promesse di vita e abbondanza che risultano. Un segno distintivo della vita cristiana dovrebbe essere la pace interiore, e per averlo, dobbiamo interiorizzare il fatto che nulla sfugge al controllo di Dio. Nel testo qui sotto, ho sottolineati i consigli e le promesse sono in grassetto.

5 Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. 6 Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri. 7 Non ti stimare saggio da te stesso, temi il Signore e allontanati dal male; 8 questo sarà la salute del tuo corpo e un refrigerio alle tue ossa. 9 Onora il Signore con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita; 10 i tuoi granai saranno ricolmi d’abbondanza e i tuoi tini traboccheranno di mosto.

Non avremo le promesse se non mettiamo in pratica i consigli. La pace che oltrepassa la conoscenza è nostra quando seguiamo le indicazioni del nostro Signore.

 

Perfettamente normale

Dio opera così da sempre perché gli esseri umani tendano ad appoggiarsi sulle proprie conoscenze. Possiamo vederlo ciclicamente nella Bibbia: Dio benedice l’uomo e gli comanda di amarLo e ubbidire ai Suoi comandamenti, e prima o poi le persone arrivano alla disubbidienza e alla rovina. La Bibbia ci mostra i percorsi di individui, come Mosè e Paolo, e anche della nazione di Israele, che più volte fa questo ciclo tra benedizione e punizione. Molto spesso, passano secoli prima che Dio manda un profeta per condurre il Suo popolo di nuovo a Lui.

Nel caso di una persona sola (tu o io, per esempio) dobbiamo ravvederci quotidianamente. E’ inutile a negare che tutti i giorni sbagliamo: santifichiamoci e torniamo a Dio. Invece, nel caso di nazioni, bisogna rendere conto che parliamo di tante persone – tanti individui che devono tutti sviluppare un rapporto personale con Dio. Non si tratta della società che torna a Dio, ogni persona lo deve fare singolarmente. Infatti, gli stessi consigli di Proverbi 3 sono ripetuti come ammonimenti in Isaia 1:16-20, con un po’ più di forza. (Ancora, i consigli (comandamenti) sono sottolineati e le promesse sono in grassetto.)

16 Lavatevi, purificatevi, togliete davanti ai miei occhi la malvagità delle vostre azioni; smettete di fare il male;17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l’oppresso, fate giustizia all’orfano, difendete la causa della vedova!

18 «Poi venite, e discutiamo», dice il Signore; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete i frutti migliori del paese; 20 ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada», poiché la bocca del Signore ha parlato.

Promesse e minacce? Si, perché Dio è il capo della terra e degli uomini e le donne. Lui ha un progetto per tutti noi, e sa cosa dobbiamo fare per raggiungere il nostro scopo. Se noi rifiutiamo di ubbidire, non raggiungeremo mai gli obbiettivi che Lui ha prefissato per noi.

Un tempo per tutto

Per cercare di darci un po’ di stabilità nei tempi del coronavirus, la gestione del tempo è diventato un aspetto prorompente delle nostre giornate. “Un tempo per tutto” è un concetto che da sicurezza e calma, e avere tutto scritto (incluso il tempo per svago e attività quotidiane che normalmente non vengono collocato sul calendario) fornisce una struttura che porta alla pace. Il passo completo si trova in Ecclesiaste 3:1-10. Il versetto 5 parla direttamente al nostro tempo (il tempo di astenere dagli abbracci).

 

La pianificazione porta trasformazione

Quando decidiamo di cercare Dio, ci rendiamo conto che Lui si occupa di noi in prima persona. Anche se è indispensabile appartenere ad una chiesa locale, è altrettanto importante sapere come stare da soli. Non dobbiamo appoggiarci sulle altre persone fino al punto di delegare il nostro rapporto con Dio.

Israele ha fatto questo sbaglio quando ha chiesto un re, invece di dipendere da Dio attraverso i giudici. Quindi Dio gli ha dato un re, una persona che aveva autorità su di loro. L’Israelita singolo aveva fallito di istaurare un rapporto con Dio, incluso i figli di Samuele, che non seguivano le sue orme (1 Samuele 8), quindi gli amministratori di Israele chiesero un re, e facendo così, respinsero Dio.

Dio non ha lasciato loro, e non lascerà noi, ma noi dobbiamo sempre ricordarci di seguire lui. Pianifica ora il tuo tempo di preghiera – sulla tua agenda con tutti gli altri impegni – affinché lui possa governare la tua vita!

Dio ti benedica!